Qualche tempo fa in questo post vi ho raccontato come è nato Le Petit Rabbit.
Ciò che mi ha reso felice sono state le vostre reazioni. Ero davvero titubante all’idea di un post che parlasse di me, perchè temevo di annoiarvi o di vivere un momento di forte egocentrismo. Invece molte di voi si sono riconosciute nelle parole, altre sono state incuriosite e in molte mi avete chiesto: “Come fai a fare tutto”? Eccoci così ad una sorta di seconda puntata.
Oggi voglio raccontarvi la mia giornata tipo che sono certa somiglia a quella di molte di voi. Come già raccontato sono lavoratrice free lance e mamma allo stesso tempo. Qui non abbiamo nonni, zii o chi per loro a darci una mano nel gestirci. Ci siamo solo io e Nicholas e le nostre scelte in termini di organizzazione familiare. Quindi siamo un continuo incastro in cui i bimbi sono al primo posto. Questo significa che i tempi sono scanditi tra famiglia e lavoro e che la sottoscritta, come tutte le mie colleghe freelance non è un call center che risponde 24h.
Curiose di scoprire la mia giornata?
Il primo a svegliarsi è Nicholas, non riesco neanche a pronunciare l’orario in cui si tira sù, posso dirvi che la sua sveglia non la sento mai.
La mia sveglia invece suona alle 7:15 circa, ancora nel letto do un primo sguardo veloce al telefono (trovo sempre qualche messaggio) e poi vado a svegliare Ginevra. Insieme ci dirigiamo verso il bagno in silenzio, ci laviamo e poi la vesto. Infine andiamo a svegliare Ettore e poi si fila a far colazione. Ovviamente questa routine a volte viene modificata da Ettore che si sveglia verso le 6:00 e finisce nel lettone o da Ginevra che si sveglia e viene nel lettone, insomma qui a casa nostra ognuno dorme nel suo letto, ma al mattino presto è concessa qualche eccezione. Durante la colazione loro sono già attivi e ne combinano di ogni tra latte versato, briciole, capricci per quali biscotti mangiare, nel frattempo io sono ancora in pigiama in cerca di caffè.
Una volta pronti, Nicholas passa a prenderli e li porta all’asilo, nel frattempo io do uno sguardo ai social, mi preparo, sistemo un pò la casa del tipo ordino le camere, cucina, giochi ancora fuori posto etc. Casa nostra è perenemmente un campo di battaglia! Più la sistemi più diventa un casino, ho fatto pace con questa cosa e ho imparato a vederla come una casa vissuta!
Verso le 9:00 mi siedo alla mia scrivania e resto incollata a quella sedia a lavorare fino alle 12:40 circa. La prima cosa che faccio è rispondere a più mail possibili, ma non a tutte, semplicemente perchè altrimenti passerei l’intera mattina a fare solo quello e non porterei avanti il resto del lavoro. Apro i progetti in progress e disegno e disegno e disegno etc…cerco di non distrarmi con il telefono o altro proprio perchè queste sono le ore in cui riesco a lavorare meglio, con la massiama energia e senza distrazioni. Ergo non chiamatemi la mattina, Sam ha imparato benissimo questa regola :).
Alle 12:40 vado a prendere Ettore al Baby Club, torno subito a casa e lui solitamente si addormenta in auto per cui lo metto nel suo lettino e verso le 13:15 pranzo al volo, quasi sempre in piedi. Approfitto di questo momento anche per fare qualche telefonata di lavoro/amicizia del tipo “scusa eh intanto mangio”. Dato che questo è il momento di luce migliore, se ho bisogno di scattare foto per i post o dei prodotti del mio shop on line, prendo la macchina fotografica e in super silenzio scatto. Poi torno alla scrivania e continuo il lavoro della mattina, oppure preparo i post per il blog. Dopo di che mi dedico al confezionamento degli ordini, preparo le bolle, verifico se c’è qualche problema e impacchetto tutto.
Solitamente a questo punto, verso le 16:00 circa, Ettore si sveglia e Ginevra torna dall’asilo con il suo papà. Allora lì stacco la spina, cerco di non pensare al lavoro e sto con i bimbi in giro o in casa. Questo purtroppo non avviene sempre, spesso infatti, se siamo in casa faccio la spola tra scrivania e bimbi, perchè “mando questa ultima mail” oppure “vediamo domani cosa devo fare” e i miei sensi di colpa crescono nel mio cuore. Fortunatamente Nicholas è un bravissimo papà, ma soprattutto un marito che mi sostiene e sprona. Ovviamente in queste ore oltre al gioco ci sono anche bagnetti, spesa, commissioni varie inerenti i bimbi da sbrigare.
Verso le 19:00 è l’ora di cena per Ginevra e Ettore, subito dopo anche per me e Nicholas e poi si gioca o si balla, si raccontano storie, si guarda qualche cartone. Arrivano così le 21:00 orario in cui Nicholas prepara e porta a nanna Ettore e io preparo e porto a nanna Ginevra. Insieme disegnamo sulla lavagnetta magica, oppure attacchiamo adesivi su libri di principesse e ballerine. E’ un momento tutto nostro e ridiamo per le cose più sciocche.
Messi a nanna, arriva il momento del riordino cucina/giochi/vestiti/CASINO. C’è la guerra dei piatti e bicchieri nel lavandino, briciole con cui potremmo allevare 10 galline, giochi ovunque, colori, fogli, cuscini su e giù, scarpine sotto il divano, etc… Ok è un casino, ma siamo felici e va bene così. Infine arriva il relax, tra una chiacchiera, un film, un libro. A quest’ora guardo i social, rispondo ai messaggi della giornata. Nicholas mi abbandona abbastanza presto (pover’uomo dalla sveglia che non si può pronunciare).
La cosa che mi fa ridere è che a quest’ora partono le chattate di lavoro o piacere con amiche o con clienti o con clienti diventate amiche. E’ un orario abbastanza bizzarro lo so, ma credo sia il momento in cui si è tutti sul divano o già a letto, liberi da pensieri e impegni (e bambini). Sono nate bellissime idee nelle ore notturne e vi sembrerà strano ma alla sera la mia testa va a mille. Se invece non ci sono particolari discorsi da affrontare e mi ritrovo sono sola e soletta allora faccio un pò di ricerca in giro sul web e arricchisco le mie bacheche di Pinterest.
Non vado mai a dormire prima delle 23:30, a quest’ora crollo, cotta come una pera.
La mia, anzi la nostra giornata è sempre molto di corsa, le ore non bastano mai, vorrei più tempo da dedicare al lavoro e più tempo per la mia famiglia, ma la vita è questa, è una formula matematica di ore che mi piace sconvolgere in continuazione, in fondo sono una sovversiva da sempre. Vi ho mai detto che in matematica sono una frana e mio padre è un fisico? E che uno dei miei fratelli anche? No? Un giorno vi racconterò di questo…
Lorenza says
Stupendo il tuo racconto!Mi ci sono ritrovata ,quando avevo i figli piccoli…e poi naturalmente io lavoro fuori,faccio la maestra…comunque mi pare che le mie giornate siano piene come le tue(sono pure nonna) e la casa casino c'è sempre…
Un abbraccio
Le Petit Rabbit says
Grazie Lorenza, onestamente spero che le mie giornate siano sempre così piene, perchè mi fanno sentire viva!
Un abbraccio a te e grazie per essere passata!
Michelle Pellino says
La mia giornata è molto simile , ma invece dei bambini ho lo studio. Quindi mi ritrovo a dover incastrare il mio lavoro da editor, lo studio , i lavori con le case editrici , e gli eventi legate ad esse. Oltre ad avere amici ovviamente. Non possiamo allungare il tempo vero ? Ahahahahaha
Lunia Del Vivo says
Cara grafica del mio cuore la mia giornata adesso è più o meno come la tua! La mattina fino alle 16.00 lavoro d'ufficio e poi via a prendere la bimba dai nonni, sistemala, torna a casa, nel frattempo fermati a fare spesa e qualche commissione, riordina il macello lasciato in giro a casa, falle il bagnetto, prepara la cena, dalle da mangiare, pensa anche ai gatti, gioca con lei, strizzala di baci e poi ringrazia tuo marito che torna da lavoro alla sera e ti aiuta a non crollare!! Giornate full e poco tempo libero..ma te hai una marcia avanti l'ho sempre detto io ^_^ Un bacio grandissimo da noi :*
Le Petit Rabbit says
Cara Michelle,
purtroppo no! Dobbiamo incastrare tutto noi…che fatica!
grazie per essere passata
Le Petit Rabbit says
Ciao Lunia!
Naaa nessuna marcia in più…siamo nella stessa barca, tutte!
Forza e coraggio, pensiamo alle cose felici e il resto passa!
Elle says
Io so quando devo andare in pausa pranzo perché il mio stomaco brontola, ma se proprio allora trovo un blog interessante, mi fermo a leggerlo e lo stomaco mi sviene in pancia 😉
Matrimoni e bambini non sono il mio mondo, ma mi attacco alle illustrazioni, mi unisco su pinterest e continuo a leggere il tuo blog e "scusa eh intanto mangio" 😉
Piacere,
Elle
Le Petit Rabbit says
Ciao Elle, è davvero un piacere essere in qualche modo a pranzo con te! Grazie mille per esserti "unita" al piccolo coniglio!
Buona giornata
G